Disturbo d’ansia da separazione in bambini e adolescenti
“…ti prego non lasciarmi!”
Il disturbo d’ansia da separazione si presenta come un’eccessiva paura o ansia riguardante la separazione da casa o dalle figure più importanti per il bambino o l’adolescente.
A differenza delle lievi preoccupazioni che a volte i bambini possono provare durante l’allontanamento dai genitori, il disturbo d’ansia di separazione può interferire considerevolmente nella vita del bambino o del ragazzo, limitandone la possibilità di impegnarsi in attività quotidiane.
A volte il disturbo si sviluppa in seguito ad un evento stressante quale la morte di un genitore, di un animale domestico, dopo la malattia di un familiare, un episodio di ospedalizzazione, un cambio di scuola, di residenza o a seguito di una separazione/divorzio.
La manifestazione fisica del disturbo tende a variare con l’età, ma in generale i sintomi fisici più comuni sono: mal di pancia, vertigini, battito cardiaco accelerato, respiro corto e sudorazione, mal di testa, palpitazioni, sensazioni di mancanza d’aria e attacchi di panico.
Spesso i bambini piccoli non riescono ad identificare specifici pensieri e paure, semplicemente dicono di non voler svolgere un’attività o di non voler andare a scuola e hanno comportamenti tipo: pianti, aggrapparsi ai genitori, scatti di rabbia quando anticipano o nel momento in cui avviene la separazione, difficoltà ad addormentarsi da soli, frequenti incubi di separazione o morte di persone care. I bambini più grandi e gli adolescenti, invece, riescono a descrivere le loro preoccupazioni come qualcosa di “brutto” che potrebbe accadere a loro o ai genitori.
Preoccupazioni comuni sono:
- “E se succedesse qualcosa di brutto a mamma o a papà?”
- “E se mi perdessi?”
- “E se la nonna non mi venisse a prendere a scuola?”
- “E se mi rapissero?”
- “E se mi venisse da vomitare e la mamma non fosse lì per aiutarmi?”
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